orge
Orgia al Casone
di javecla
14.12.2014 |
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"Sono arrivato praticamente davanti al casone che sento nuovamente il rumore del motore che decelera e noto che un "barchino" con due persone, a..."
on sempre le cose riescono come le hai programmate perchè ci mette lo zampino il destino. Questa estate avevamo deciso di partire per una 3 giorni, di solo relax con il nostro camper, niente sesso od esibizionismo come facciamo di solito almeno una volta al mese.
Quando 5 minuti prima del "tutto pronto si parte" l'impianto elettrico del camper si disattiva, il responso è chiaro quasi subito "KO centralina"
- hargggggg - che rabbia siamo appiedati e addio week end lungo.
- questa non ci voleva - dice Caterina
- e no proprio no, vediamo se trovo in internet un negozio o un meccanico qui vicino che ne ha una, e così, riento in studio e mi metto alla ricerca in internet, ma vicino a noi nessun rivenditore.
- forse vediamo se trovo un meccanico - penso io, ma niente non ce la hanno, chiamo anche qualche amico camperista, ma, tra il fatto che ci troviamo nel periodo estivo e l'ora tarda (è giovedì sera e sono ormai le otto) non trovo nulla, peccato.
Affranto vado in sala per avvertire Caterina che il nostro we lungo è compromesso quando lei con un sorriso smagliante mi dice:
- ho appena messo giù il telefono con zia Francy e mi ha detto che possiamo andare sul loro Casone sulla laguna di Grado perchè questa settimana Zio non va a pescare, sono entrambi a Pisa con gli alpini
- che fortuna - dico io
Caterina corre a togliere il necessario che era caricato sul camper e lo sposta velocemente in macchina e in men che non si dica siamo pronti, io nel frattempo ho caricato il necessario per la sopravvivenza nel casone (candele, luci a batteria, lampade a gas ecc. ecc.)
Così, oramai è buio si parte e in circa due ore siamo nelle prossimità di Grado, ora le cose si fanno difficili, strada sterrata quasi paludosa e poichè è molto che non ci andiamo abbiamo qualche dubbio dove svoltare (per il tom tom stiamo viaggiando sull'acqua e non ci è di aiuto) ma con pazienza avanziamo fino ad un bivio a questo punto dubbio:
- a destra o a sinistra? - prendiamo la sinistra, fatti 100 metri la stradina finisce allora retromarcia.
Caterina scende e si mette a farmi strada, neanche passano 30 metri che la vedo togliersi la maglietta avvicinarsi alla portiera e gettarmi la maglietta dicendomi
- un'afa tremenda un caldo insopportabile
chiude la portiera e ritorna a farmi strada, fino al bivio poi svolta a destra e Caterina risale in macchina
- non abbiamo portato via un ventilatore vero? - chiede Caterina
- si si ne ho uno piccolino ma non so se funziona
Arriviamo al casone, l'auto deve rimane sulla stradina che termina davanti ad un pozzo, scendiamo con le pile in mano e Caterina si dirige subito a prendere le chiavi (celate in un posto che le aveva comunicato Zia Francy).
Mentre Caterina ripone all'interno del casone (una struttura in pietra circolare, unica stanza, con un soppalco dove c'è il letto) quanto ci siamo portati dietro, io attacco una batteria all'impianto (due luci in tutto una dentro una fuori il casone) e do' un po' di luce.
Oramai tra una cosa e l'altra è passata la una, e ci tuffiamo subito a letto.
Al mattino mi sveglio con il profumo del caffè, scendo e facciamo colazione con una vista magnifica, siamo in mezzo alla laguna di Grado circondati da canneti qualche albero e tanta acqua. Poi, verso le 10:30 Caterina si sdraia a prendere il sole, nuda come fa di solito, e ci rimane fino alle 13 quando la chiamo per mangiare.
Finito di mangiare dopo una partitella a carte lei si rimette a prendere il sole, e da li non si muove fino alle 19 quando si alza per preparare la cena, poi a letto fino al mattino successivo.
Una giornata di pieno relax tanto che il successivo mattino, alle 9, abbiamo già finito di fare colazione, e mentre Caterina si rimette a prendere il sole io faccio un giretto nei dintorni.
Il posto ripeto è magnifico isolato, in più di 24 ore che siamo qui abbiamo sentito solo il motore di una imbarcazione ma non la abbiamo vista, il resto è solo "rumore" della natura.
Mentre ritorno al casone sento nuovamente il rumore di una imbarcazione ma pur capendo da dove arriva non riesco ad individuarla. Sono arrivato praticamente davanti al casone che sento nuovamente il rumore del motore che decelera e noto che un "barchino" con due persone, a prima vista cacciatori o pescatori, si avvicina.
Senza attraccare quello davanti si alza in piedi:
- Chi siete cosa fate qui al casone di Mario
Caterina senza alzarsi (era a pancia in giù) risponde
- sono la nipote di Mario e Francesca perchè
- Scusi, noi siamo i vicini e ci guardiamo a vicenda quando non ci siamo
- Nessun problema - risponde Caterina - anzi visto che siete amici degli zii se dopo pranzo venite a prendere il caffè da noi
- Vediamo, senza nessun impegno perchè noi siamo pescatori e non sappiamo quando terminiamo di controllare le nasse
- Ok noi non ci muoviamo di qui fino a domani sera
Un saluto con la mano e con una stretta virata ripartono.
Arrivano le 3 e, poichè non arriva nessuno Caterina si rimette a prendere il sole ed io provo a pescare qualcosa con le canne dello Zio.
Dopo una buona cena dove abbiamo pasteggiato con il pesce da me pescato annaffiato da un vinello lasciato qui dagli zii siamo rilassati, io leggo un libro e Caterina sfoglia dei vecchi giornali trovati nel casone mentre ascolta musica con le cuffiette, riecco il rumore di motore e arrivano i due della mattina, si avvicinano ma non sembrano voler attraccare
- Ciao siamo venuti a scusarci per oggi, ma abbiamo finito alle 4
- nessun problema dai scendete che beviamo qualcosa
- ma non abbiamo portato nulla - dice uno dei due
- mo no guarda sotto la prua c'è del vino e anche il liquore quella specie di grappa.
scendono dalla barca e si avvicinano presentandosi (mentre Caterina si infila in tutta fretta una maglietta che copra almeno il seno)
- piacere Giorgio
- io sono Guido
- Piacere io sono Giovanni e questa è Caterina mia moglie, grazie comunque per la visita di oggi ci sentiamo più tranquilli sapendo che qui c'è una specie di sorveglianza privata fatta dagli abitanti.
- Sa noi ci guardiamo a vicenda, e non avendoci detto nulla Mario quando abbiamo visto un'auto siamo venuti a vedere.....
E così la serata scorre tra i discorsi più distanti dallo sport alla politica, alle maree ed alle abitudini della gente e mentre parliamo tra un sorso di vino e l'altro noto che gli sguardi di Giorgio sono dedicati al seno di Caterina ed in particolare al suo culo (quando lei si alza lo sguardo di Giorgio non si distoglie dalle sue natiche, anche perchè la maglietta ne copre metà e il perizzoma non nasconde nulla, pare infatti essere senza)
Dopo circa un'oretta i discorsi, complici anche le due bottiglie di vino oramai finite e il liquore, si spostano sul sesso e Caterina, che non regge assolutamente l'alcool tra quello che abbiamo bevuto noi mangiando e quello che ha bevuto in compagnia, in un momento in cui si discute di attrici e di culi si mette in ginocchio sulla sedia e dandoci le spalle si prona in avanti mostrando a tutti noi il suo culo e io noto che non ha più il perizzoma (se lo deve essere tolto quando è andata al bagno).
- ma perchè secondo voi solo quelle che portano la taglia 42 hanno un bel culo? - esclama Caterina
- direi di no - disse Giorgio che svolgendo lo sguardo verso di me continuò - direi che tua moglie ha un culo meraviglioso
- eccome no - aggiunge Guido - proprio un bel culo
- visto - dice Caterina che girandosi e mettendosi in piedi si alza la maglietta - che ne dite delle tette mica sono rifatte
un attimo di silenzio (Caterina è partita ora la serata si mette tutta a sesso ne sono sicuro)
- non dite nulla ....... dai toccate sentite -
i due mi guardano come ad avere il mio consenso ed al mio annuire affermativo entrambi contemporaneamente si fiondano sul seno di Caterina ed iniziano il palpeggiamento
- insomma - dice Giorgio - mi pare sodo
- solo sodo? io direi caro Giorgio che con due tette così la spagnola esce divinamente e magari Giovanni potrebbe anche confermarlo vero? esclamò Guido
in men che non si dica i capezzoli di Caterina diventano turgidi
- visto ecco cosa avete combinato con i vostri palpeggiamenti mi sono eccitata guarda che capezzoli e voi come site sotto? fatemi sentire se vi ho eccitato
la situazione a questo punto degenera, Caterina tocca le patte dei due mentre questi oltre alle tette le stanno palpando il culo, e Giorgio le stà già leccando il capezzolo, uno alla volta Caterina sbottona i pantaloncini dei due e, pur se a fatica perchè quasi impossibilitata a muoversi dai palpeggiamenti, si trova con i due cazzi in mano.
Caterina è particolarmente attratta dal membro di Giorgio che ha una circonferenza notevole
Ad un tratto Guido si stacca dal fianco di Caterina e lo vedo inginocchiarsi dietro a lei, sicuramente le stà leccando il culo perchè Caterina oltre ad aver aperto le gambe si e pronata leggermente in avanti e vedo che inizia a mordersi il labbro, segno che la lingua di Guido si deve essere insinuata anche sulla figa.
Ad un certo punto si stacca dai due, si toglie la maglietta rimanendo solo con i sandali, sale sul tavolone e si stende
- dai venite qui uno di fianco alla mia destra ed uno alla mia sinistra e tu Giovanni vai a leccarmela che io penso a far diventar duri questi qui.
Detto fatto Caterina distesa alternava il bocchino prima ad uno poi all'altro senza mai staccare però le mani dai due, mentre io le leccavo la figa e il buco del culo, non serviva di certo eccitarla la figa è già tutta un lago tanto che in un paio di minuti Caterina ha già un orgasmo e quando Guido è pronto lo manda al mio posto. Guido strofina un paio di volte la cappella lungo la fessura di Caterina, questo è l'unico momento in cui non ha un cazzo in mano perchè si allarga le labbra con le mani
così Guido le poggi ala cappella e con due spinte è dentro e inizia a chiavarla mentre io prendo il suo posto.
La vedo è profondamente partita, questa sera mi sa che ci svuota tutti.
Cinque minuti non di più, Caterina sente l'ansimare di Guido sempre più frequente e per non farlo venire lo fa cambiare con Giorgio (che nel frattempo aveva raggiunto una notevole erezione accentuata dalla sua circonferenza). Quando sente che Giorgio lo infila ha un leggero sussulto, ma si rilassa subito ed inizia con vigore a muovere il bacino, non so quanto passa Caterina si stacca (dopo l'ennesimo orgasmo) e scende, va nel casone sculettando e torna con una coperta, fa stendere Giorgio gli sale sopra e dopo essersi assestata l'uccello in figa si piega sopra di lui quasi rannicchiata
- Giovanni tu ora guarda che io mi faccio inculare da Guido
non fa neppure in tempo a finire la frase che Guido è già con il cazzo puntato sul culo di Caterina e inizia l'introduzione, lenta ma continua, Caterina quando sente che la cappella ha superato la soglia dello sfintere, inizia a muoversi lateralmente per facilitare l'introduzione aiutando Guido a penetrarla tenendosi aperte le chiappe.
- dai ora cavalcatemi, fatemi godere, cazzo dai ......
io sono a fianco e guardo la scena mentre mi sto menando il cazzo, Caterina è eccitata la massimo la vedo muoversi e spingere per far entrare tutti i due uccelli all'unisono, inizia a godere emette mugolii di consenso
- siiii daiiii spingete ohhh si godo, vengooooooo si daiiiiiii apritemi tutta o dai si ......
poi d'un tratto Guido esce e le gode sulla schiena e sulle chiappe finisce strusciandosi l'uccello tra le chiappe di Caterina, prova anche a rientrare ma, Caterina che ha capito che Giorgio è al limite, si sposta all'indietro, prende l'uccello di Giorgio in mano e lo sega tenendo la bocca aperta con la lingua fuori ad attendere la sborrata guardando Giorgio negli occhi.
Giorgio esplode un paio di schizzi che si schiantano sulla guancia e sulla lingua di Caterina che poi si abbassa a sbocchinare fino alla fine della sborrata, lo fa in modo eccelso, salendo e scendendo lentamente e facendo uscire dagli angoli della bocca la sborra.
poi mentre il suo uccello fa capolino mi guarda e dice ora caro tocca a te stenditi qui che ho voglia di farmi riempire l'intestino.
I due parlottando si vanno a sedere di fronte a noi, io mi stendo e Caterina si side sopra di me dandomi le spalle, si incula da sola, lo fa guardando i due e mentre mi cavalca si sditalina, sento le sue dita entrare in figa
- guardate, rifatevi gli occhi - dice Caterina
passano così 7 o 8 minuti, io non ce la faccio più sto per godere quando sento
- aspetta aspetta
E' Giorgio che ha avuto una nuova erezione (al contrario di Guido che è seduto a menarselo) che si pone davanti a lei e si appresta a penetrarla in figa
Io tengo duro un'altro minuto non posso di più per effetto dell'entrata in figa di Giorgio e dagli spasmi che Caterina ha, non reggo e le sborro nel culo trattenendola per i fianchi e spingendo su a più non posso tanto da sentire i coglioni di Giorgio che sbattono sui miei. Sono bloccato sotto Caterina che è eccitata fuori misura, fa segno a Guido di avvicinarsi e lo fa praticamente salire a cavalcioni sopra le sue tette così da farsi chiavare in bocca e questo provoca una nuova erezione in Guido ed un'altro orgasmo a Caterina che ha ancora il mio cazzo nel culo, Giorgio che la trapana in figa con ritmi alternanti e colpi secchi e Guido che le tiene la testa ferma e la chiava in bocca, sento Caterina avere come dei conati ma tiene duro. Poi il mio uccello si ritira e esce dal culo così decido di spostarmi e Caterina fa stendere Giorgio, si siede sopra dando anche a lui le spalle si sistema bene l'uccello nel culo, tiene il cazzo in mano e scende piano piano e nonostante la circonferenza vedo il cazzo di Giorgio entrare quasi tutto, lei trattiene il fiato e inizia a muoversi su e giù prima lentamente poi un po' più veloce fino a che con un colpo solo si lascia cadere e fa sparire tutto il cazzo, emette un breve gridolino e poi chiama Guido dai chiavami, i due che sono alla seconda dimostrano una buona resistenza, quasi quasi credo che stavolta Caterina dica basta ed invece no.
Guido si alza e approfittando della posizione prende le tette di Caterina e inizia a farsi una spagnola e Caterina appena si vede spuntare l'uccello lo lecca, e lo succhia.
- Giorgio ci cambiamo?
- si dai ma giriamola tienimela ferma e aprile le chiappe che la inculo per bene
così Caterina si trova Guido sotto e Giorgio sopra, questa volta però Caterina ha le gambe lungo quelle di Guido che le tiene larghe con i suoi piedi, così come le tiene larghe le chiappe con le mani, Caterina insomma non è nella solita posizione in ginocchio, è praticamente stesa sopra Guido così Giorgio da sopra ha il culo tutto a sua disposizione, è messo come a fare flessioni la penetra fino ai coglioni, esce quasi tutto, e poi rientra alternando due tre colpi forti e veloci a due tre colpi lenti e lunghi fino a che non sente Caterina godere, a quel punto Giorgio accelera e spinge con colpi più violenti, e quando affonda si contrae spingendo con il bacino, la cosa a Caterina provoca una smorfia ma di goduria non di dolore, e lo incita
- siiiii ancoraaaa daiiii spingiiii ohhhh che goduria hoooo daiiiiiiii godooooooooooo
Caterina ha un orgasmo incredibile alla fine del quale viene messa in ginocchio ed entrambi se la contendono, vorrebbero la sua bocca contemporaneamente ma Caterina non ce la fa, poi senza avvisare Giorgio appena riesce ad inserire la sua cappella tra le labbra di Caterina le sborra copiosamente in bocca e contemporaneamente Guido le scarica violenti skizzi sulla faccia.
Caterina si spalma tutta la sborra che è uscita sul viso e sulle tette mentre con la lingua raccoglie le gocce dalle cappelle dei due e poi li lecca e li ciuccia fino fino a che i due cazzi stremati le fanno l'inchino
I due si siedono
- Giovanni che moglie che hai, eccezionale veramente altro che, mai trovata una così
Caterina si alza mi passa vicino mi accarezza la guancia
- Grazie tesoro
e va al bagno a lavarsi.
- Bhe noi salutiamo e vi ringraziamo per la serata, è stato bello conoscervi magari domani torniamo a prendere il caffè se non disturbiamo
io sto per rispondere ma Caterina mi precede
- Bhe Giorgio domani pomeriggio se vuoi venire a bere il caffè nulla in contrario ma solo per il caffè Ciao
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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